Il Lago Maggiore è una risorsa idrica preziosa per tutta la regione, e la regolazione delle sue acque è affidata alla traversa della Miorina.

Nel corso degli anni, la capacità d’invaso di ritenuta della traversa è diminuita a causa di usura e degrado. Per ripristinare la piena funzionalità dell’opera, è stata effettuata una manutenzione straordinaria su diverse campate, sia sulla sponda destra che su quella sinistra del fiume Ticino.

COLLAUDO DEI LAVORI SULLE CAMPATE 3 E 4 ED ULTIMAZIONE DEGLI INTERVENTI:

La manutenzione straordinaria della traversa della Miorina è stata suddivisa in diversi interventi: inizialmente sono stati completati i lavori sulle campate 1 e 2 sulla sponda sinistra ovvero lombarda del Ticino, interventi eseguiti in altro analogo appalto la cui consegna dei lavori è avvenuta a novembre 2020 . Successivamente a poco più di un anno dalla conclusione degli interventi sulle campate 1 e 2 , è stata la volta delle campate 3 e 4 sulla sponda destra, quella piemontese.

Nel mese di luglio 2023 si è tenuta la visita finale, la quinta in corso d’opera, per il collaudo dei lavori di “Manutenzione straordinaria per il ripristino della capacità dinvaso di ritenuta della traversa della Miorina …” relativi agli interventi sulle campate 3 e 4

PROGETTAZIONE ESECUTIVA

Majone & Partners ha partecipato alla progettazione esecutiva di entrambi gli interventi (due finanziamenti distinti da 4 M€ cadauno) curando, in particolare, il coordinamento delle attività specialistiche, le strutture provvisionali e la cantierizzazione (aspetti strutturali a cura di B&B progetti, aspetti idraulici-paesaggistici-ambientali a cura di Blu progetti, sicurezza a cura dello Studio di Architettura e ingegneria Micron).

La realizzazione delle opere ha visto impegnata l’impresa CO.GE.DI T. S.r.l. (direttore tecnico dott. Fausto di Tomasso) e Majone & Partners nel ruolo di Direzione dei Lavori (ing. Nicola Pessarelli DL, ing. Denis Cerlini DO) e l’ing. Massimo Marsili nel ruolo di Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione.

LA REGOLAZIONE DEL LAGO MAGGIORE ALLA MIORINA:

La traversa della Miorina svolge un ruolo fondamentale nella regolazione delle acque del Lago Maggiore. Questo sbarramento permette di controllare il flusso delle acque allo sbocco nell’emissario Ticino. Il Consorzio del Ticino è il concessionario di regolazione e gestore dell’opera, con la responsabilità di garantire il corretto funzionamento e la manutenzione dell’impianto.

CLASSIFICAZIONE DELL’OPERA

L’opera è classificata come “grande diga” ai sensi della normativa nazionale ed è quindi soggetta alla sorveglianza da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti – Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche . La classificazione come grande diga impone standard elevati di sicurezza e controllo, garantendo la protezione dell’ambiente circostante e la corretta gestione delle risorse idriche.

FUNZIONAMENTO DELLA TRAVERSA

La traversa della Miorina è costituita da una platea in calcestruzzo di dimensioni imponenti (di lunghezza 16 m e larghezza di circa 200 m, escludendo la conca di navigazione.

La ritenuta delle acque del lago viene effettuata da n.120 chiusure mobili, del tipo Chanoine, costituite da ventole (dette anche “portine”) piane, di dimensioni 160×405 cm, fissate a un cavalletto incernierato alla base nella platea e tenute in posizione ciascuna da un puntone, incernierato alla sommità del cavalletto, che poggia e scorre su una cremagliera dentata in modo da assumere diverse posizioni, compresa quella orizzontale che consente alla chiusura di diventare trasparente al flusso della corrente. L’escursione tra il livello minimo e quello massimo consentiti è di circa 3.50 m, e la regolazione avviene secondo un protocollo che definisce i livelli a seconda dei diversi periodi dell’anno .

GLI INTERVENTI:

Il progetto ha previsto la completa sostituzione dei seguenti elementi con nuovi in acciaio AISI:

  • la portina (telaio in acciaio, mantello in lamiera, “unghia inferiore” e lamierini laterali di tenuta, e dispositivo antiribaltamento che consente lo sgancio e la rotazione della stessa sul perno del cavalletto),
  • il cavalletto (telaio in acciaio, alla cui parte superiore è fissata la portina e nella cui parte inferiore sono presenti i perni per la rotazione della ventola),
  • la base di rotazione o soglia in ghisa (imbullonata alla platea tramite controplacche in essa inghisate) e gli elementi accessori (piastre laterali, dadi e bulloni vari).

Per alcuni elementi non si è prevista la sostituzione ma una manutenzione straordinaria:

  • sistemi forcella/puntone smontati e revisionati in officina (controllo saldature, sostituzione minuterie, sverniciatura chimica, sabbiatura, verniciatura a base di vernice epossidica allo zinco);
  • piastre porta soglia in ghisa inglobate nella struttura in fondazione;
  • scivolo/cremagliera, ove avviene lo scorrimento e la tenuta delle ventole, sono state oggetto di manutenzione in situ
  • scivolo/cremagliera sottoposto ad interventi di riporto materiale nelle parti usurate in oltre 80 anni di esercizio.

LA CANTIERIZZAZIONE:

Per consentire la rimozione delle vecchie portine Chanoine e l’installazione di quelle nuove, è stata realizzata una struttura di palancolato metallico. Questa struttura si sviluppa a monte e a valle dell’area di intervento sulla traversa e comprende elementi di chiusura contro le pile e il muro di sponda destra, ed ha permesso la messa in asciutta delle aree di cantiere e le lavorazioni in alveo.

Il palancolato è stato dimensionato, in termini di geometria degli elementi, di distanza dalla traversa, di quote di sommità e di infissione, al fine di ottimizzare la quota di difesa dal livello esterno del fiume Ticino, nonché le portate di filtrazione da gestire per mezzo di diverse elettropompe da drenaggio di cantiere, per l’aggottamento delle aree di lavoro, che hanno sostanzialmente confermato le previsioni progettuali.

L’infissione e la successiva estrazione delle palancole sono avvenute per mezzo di pontone galleggiante, che ha potuto operare a monte / valle della traversa grazie alla presenza della conca di navigazione posta in sinistra idraulica.

Durante i due appalti, conclusisi entro i termini contrattuali, non si sono verificati eventi eccezionali o comunque tali da causare danni al cantiere, se non due piene “morbide” (luglio 2021 e ottobre 2021) che hanno suggerito l’interruzione delle attività lavorative.