di Marco Belicchi

Sabato 7 novembre il bellissimo paese di Cerignale nell’alto Appennino piacentino ha ospitato il V forum pubblico, verso il contratto di fiume del Trebbia, dal titoloLa gestione idraulico-morfologica”, aperto dai saluti del sindaco Massimo Castelli e dell’assessore regionale Paola Gazzolo.

Partendo dall’analisi dell’evento idropluviometrico che ha determinato fenomeni alluvionali e di colate detritiche nelle parti alte dei bacini di Trebbia, Nure e parzialmente anche del Ceno in provincia di Parma (Sandro Nanni e Silvano Pecora – ARPA SIMC) è stata illustrata l’analisi dei danni, dei punti critici e delle prime risposte all’emergenza e azioni previste nel breve periodo da parte di STB e AIPO (Lanfranco Zanolini e Giovanni Truffelli, R.E.-R. Servizio tecnico dei Bacini degli

affluenti del Po, Mirella Vergnani e Massimo Valente, A.I.PO). L’evento è stato poi inquadrato dal punto di vista idromorfologico da Marco Pizziolo, Servizio geologico, sismico e dei suoli – R.E-R.

Maurizio Mainetti, direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile R.E-R, ha poi reiferito della gestione dell’emergenza, mentre Marco De Giovanni (Mediterranea Acque – Iren) ed Alberto Sfolcini, ENEL produzione hanno parlato, rispettivamente, della gestione degli invasi di Brugneto e Boschi durante l’alluvione del 14 settembre che ha determinato il transito nel T. Aveto in corrispondenza dello sbarramento di Boschi di una portata al colmo piena stimata in ca. 1000 m3/s.

La Diga di Boschi nell’estate 2009 è stata oggetto di importanti lavori di ristrutturazione proprio per l’adeguamento dello sbarramento alla piena di riferimento millenaria. Durante tali lavori Marco Belicchi di Studio Majone ha svolto l’incarico di Assistente Governativo (ex art. 11 D.P.R. 1363/59) per conto del Ministero Infrastrutture e Trasporti – Ufficio per le Dighe di Milano. Tale ruolo riveste particolare importanza in quanto si affianca a quello del Direttore lavori e costituisce una ulteriore e superiore garanzia a tutela della qualità e della perfetta corrispondenza tecnica delle opere realizzate al progetto esecutivo approvato.

Il confronto e dibattito conclusivo, molto intenso e con una dialettica decismanete aperta e costruttiva, è stato preceduto dall’intervento di Monica Guida (R.E-R Servizio Difesa del suolo, della costa e bonifica) che ha richiamato le diverse strategie di intervento alla luce del Piano di gestione del Rischio Alluvioni di prossima approvazione il 22 dicembre prossimo

Concludendo i lavori l’Assessore Paola Gazzolo ha invitato a riflettere sull’evento alluvionale, condividendo anche con i Comuni le scelte per una valorizzazione complessiva del territorio, di cui la montagna costituisce una componente fondamentale, all’interno della strategia più complessiva di adattamento al cambiamento climatico.

Parole chiave: Diga di Boschi, alluvione del 14 settembre 2015 , patto di fiume Trebbia, piano di gestione del rischio di alluvioni