PARMA –PRESENTATO IL 12 SETTEMBRE IL “PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA PER IL RESTAURO DEL PONTE DI MARIA LUIGIA SUL FIUME TARO”

di  Marco Belicchi

La conferenza stampa dell’assessore all’urbanistica Michele Alinovi e dei sindaci di Noceto e Fontevivo si è svolta nella sala di rappresentanza del Comune di Parma, durante la stessa è stato presentato il progetto per  i lavori di restauro del Ponte sul Taro.

Il ponte

Il ponte di Maria Luigia sul Taro è un ponte strategico, di grande rilevanza storica ed architettonica, a servizio della ex Strada Statale n. 9 “via Emilia”, progettato da Antonio Cocconcelli, ingegnere alla corte della principessa Maria Luigia d’Austria, la cui costruzione è iniziata nel 1816 e si è conclusa nel 1820.

Il ponte, realizzato in muratura di laterizio, è costituito da 20 archi “scemi” a tre centri, di luce 24 metri, freccia 6.60 metri, per una lunghezza complessiva dell’opera di ca. 570 metri, mentre la sua larghezza è di 9 metri. Ai capi del ponte sono le quattro statue marmoree di Giuseppe Carra, con le personificazioni dei principali affluenti del Po nel ducato parmense: la Parma e il Taro (a Est), l’Enza e lo Stirone (a Ovest).

Attualmente il ponte sul Taro, che per molti decenni ha sopportato l’intero flusso veicolare della via Emilia, presenta uno stato di degrado funzionale dovuto prevalentemente alla percolazione delle acque di pioggia e di dilavamento provenienti dal piano viabile, e desta pertanto interesse la sua vulnerabilità idraulica. In passato il ponte, gestito da ANAS, è stato oggetto di lavori di consolidamento a carico delle fondazioni delle pile in alveo.

Il supporto di Majone & Partners al progetto di restauro

Il comune di Parma, nell’ambito del “Progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro del ponte di Maria Luigia sul fiume Taro”, ha affidato alla società Majone & Partners lo studio idrologico ed idraulico finalizzato alla verifica di compatibilità idraulica del manufatto di attraversamento, con riferimento alla stima, mediante modellazione numerica bidimensionale, dei livelli idrici associati alla piena duecentennale di riferimento, nonché alla stima delle massime erosioni localizzate attese in corrispondenza delle pile.

L’esperienza dei tecnici di Majone & Partners nel campo delle verifiche di compatibilità idraulica delle infrastrutture di trasporto e dei relativi manufatti di attraversamento su corsi d’acqua di rilevanza regionale e nazionale deriva dallo svolgimento, negli ultimi 20 anni, di numerosi studi a supporto delle progettazione definitiva ed esecutiva di grandi opere: COCIV Mi – Ge, autostrada regionale Broni-Pavia-Mortara, diversi lotti di adeguamento alla terza corsia dell’autostrada A14, variante alla SP 523 di fondo valle Taro (c.d.“Ghiare-Bertorella”), lotto “C” della TEEM, viadotto Taro del TIBRE (raccordo autostradale Autostrada della Cisa A15 – Autostrada del Brennero A22), solo per citare i più importanti principali casi di studio.

Press:

Repubblica: Parma, Noceto e Fontevivo: fronte comune per salvare il ponte sul Taro

Gazzetta di Parma: Ponte sul Taro, inizia la fase operativa: domenica 23 chiuso per verifiche